Enti locali e qualità della regolazione: le novità introdotte dallo Statuto delle imprese

di Paola Adami
Abstract - Il contributo si sofferma sulla disposizione dello Statuto per le imprese che impone a Stato, regioni, enti locali e enti pubblici l’uso di alcuni strumenti di better regulation nell’adozione di proposte  destinate ad avere effetti sulle imprese. In dettaglio, è previsto: l’obbligo di valutare l'impatto sulle imprese delle iniziative legislative e regolamentari, anche di natura fiscale; la necessità di produrre una relazione AIR che dia specificamente conto dell'impatto sulle piccole e medie imprese e degli oneri informativi e dei relativi costi amministrativi, introdotti o eliminati a carico di cittadini e imprese; il ricorso alla consultazione delle organizzazioni maggiormente rappresentative delle imprese prima dell'approvazione di una proposta legislativa, regolamentare o amministrativa, anche di natura fiscale, destinata ad avere conseguenze sulle imprese; l’individuazione da parte delle regioni e degli enti locali, nell'ambito della propria autonomia organizzativa e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, dell’ufficio responsabile del coordinamento delle procedure di valutazione. Queste disposizioni non aggiungono molto alla disciplina già prevista per le amministrazioni statali, ma rappresentano una grossa novità per gli altri livelli di governo.
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