Rassegna trimestrale n. IV-2 - Aprile 2013
Introduzione al n. IV-2
di Alessandro Natalini e Giulio Vesperini
Il saggio di Monica Cappelletti che apre questo nuovo numero della Rassegna è dedicato all’utilizzo dell’Air da parte del Parlamento europeo con la costituzione della direzione Impact Assessment and European Added Value, incardinata nell’ambito della DG sulle politiche interne del Segretariato generale. In particolare, questa struttura si occupa di analisi di impatto in tre modi: a) predispone documenti di initial appraisal che contengono una sintesi delle modalità, degli esiti e dei principali problemi delle Air svolte dalla Commissione; b) le detailed appraisals sono invece specificamente richieste da alcune commissioni parlamentari e contengono più approfondite analisi delle modalità con cui è stata svolta l’Air; c) su alcuni emendamenti parlamentari si realizzano infine Air autonome.
Il contributo di Luca Ferrara illustra invece una innovazione nell’organigramma dell’ Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici (AVCP): il Settore studi ed analisi di impatto della regolazione è elevato al rango di ufficio, rimanendo collocato nella Direzione generale studi, legislazione e regolazione del mercato. Il modello di organizzazione dell’Air di questa autorità sembra quindi progressivamente assimilarsi a quello dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG), della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) e della Banca d’Italia. Tuttavia, in ragione della perdurante assenza di un regolamento in materia di Air, non è ancora chiaro quale sarà il rapporto tra questo nuovo Ufficio e quelli di line.
I successivi due contributi riguardano l’AEEG. Il primo, di Carolina Raiola, riguarda l’avvio di un’iniziativa sperimentale di notice and comment finalizzata a rafforzare il coinvolgimento di consumatori domestici e piccole e medie imprese. In particolare, l’analisi si concentra sulle due sperimentazioni che al momento sono state effettuate, concernenti rispettivamente la riforma delle condizioni economiche di fornitura del gas naturale nel servizio di tutela e la vigilanza sugli operatori. Questa iniziativa nasce dalla consapevolezza che le osservazioni ai documenti di consultazione dell’AEEG provengono quasi esclusivamente da operatori, addetti ai lavori e associazioni rappresentative dei settori regolati, nonostante sia formalmente lasciata aperta a tutti l’opportunità di presentarle.
Il secondo, di Andrea Flori, concerne invece le consultazioni pubbliche effettuate dall’AEEG in materia di regolazione delle tariffe e di qualità dei servizi di distribuzione e misura del gas. Come è prassi di questa autorità, le osservazioni sono state focalizzate su alcuni aspetti del provvedimento di particolare rilievo. In ordine a ciascuno di essi, sono presentate almeno tre opzioni alternative, tra cui quella zero, per le quali si esprime un giudizio di efficacia su una scala a cinque livelli. Gli obiettivi specifici sono formulati in coerenza con gli obiettivi generali fissati nelle delibere di avvio del procedimento. Nel documento di consultazione l’AEEG rappresenta sinteticamente le posizioni espresse dagli stakeholders in risposta al precedente documento di consultazione.
Simona Morettini presenta un sintetico bilancio dell’Air nelle amministrazioni dello Stato, avvalendosi delle Relazioni annuali del Governo, dei pareri del Comitato per la legislazione e delle informazioni ricavabili dall’esame dell’AIR allegate agli schemi dei decreti legislativi pubblicati nel 2012. Il quadro che si rappresenta lascia emergere che tra il 2007 e il 2011 si è giunti ad avere una formale applicazione dell’AIR a tutte le iniziative normative del Governo, con però le non marginali eccezioni dovute alle amplissime cause di esclusione previste dalle vigenti disposizioni (che lasciano fuori, tra l’altro, le manovre economiche e i decreti legge). In parallelo, si è progressivamente rafforzata l’attività di filtro del DAGL anche se in questo modo non sembra essersi data sostanza a questo esercizio di valutazione per l’assenza di analisi di tipo quantitativo.
Questo numero della rassegna si chiude con due commenti, rispettivamente di Federica Cacciatore e di Mariangela Benedetti, ad altrettanti papers di recente pubblicazione. Il primo riguarda un articolo di Eleanor Chelimsky, Balancing Evaluation Theory and Practice in the Real World, che analizza la (a suo avviso insufficiente) interazione tra teorici e professionisti della valutazione. Questo avrebbe effetti negativi su ambedue i versanti per cui occorre moltiplicare le reciproche interconnessioni.
Il secondo concerne invece un saggio della R.A. Benedict sul controllo del giudice statunitense nel settore finanziario e, in particolare, con riguardo al ruolo svolto dall’Air. L’analisi riguarda gli interventi regolativi della Securities and Exchange Commission (SEC) e si sostiene la tesi che la pervasività del controllo giudiziario disincentiva la Commissione dall’utilizzare questo strumento di better regulation.