Il nuovo pacchetto della Commissione UE sulla better regulation: solo molto fumo?

 di Francesco Sarpi
Abstract - In un contesto marcato da una grave crisi e da una crescente sfiducia dei cittadini nelle istituzioni europee, la questione della qualità della regolazione abbia ormai assunto una pronunciata rilevanza politica. Il 19 maggio scorso la Commissione UE ha pubblicato l’atteso “pacchetto sulla better regulation”, frutto dell’input politico del primo Vice Presidente della Commissione (con delega, tra l’altro, alla qualità della regolazione), Frans Timmermans. La Commissione riafferma che la smart regulation deve essere una responsabilità “congiunta” condivisa con il Parlamento, il Consiglio e gli Stati Membri. Conferisce, inoltre, grande importanza all’enforcement della normativa, alla riduzione degli oneri e degli adempimenti introdotti in sede di recepimento della normativa europea (c.d. goldplating). Gli stakeholder avranno l’opportunità di essere consultati sui fitness checks e sugli atti delegati anche attraverso il portale Lighten the load e la Piattaforma REFIT. Le innovazioni introdotte con il “pacchetto” potranno influenzare anche la better regulation delle autorità europee di regolazione attraverso un “effetto emulazione” o per effetto di pressioni esercitate dai soggetti regolati, specie quelle finalizzate ad incrementare la trasparenza e le garanzie di partecipazione.
103.05 KB
0 download